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Cappotto termico esterno Svantaggi

Cappotto termico esterno Svantaggi

Se sei alla ricerca di informazioni sugli svantaggi del cappotto termico esterno, potrebbe essere utile sapere che, sebbene questo metodo di isolamento offra numerosi vantaggi, ci sono anche alcuni potenziali svantaggi da considerare. In questo articolo, esploreremo i possibili svantaggi del cappotto termico esterno, in modo da aiutarti a prendere una decisione informata sulla scelta del miglior sistema di isolamento termico per il tuo edificio.

Costi elevati

Il primo svantaggio da considerare quando si tratta di installare un cappotto termico esterno è il costo elevato. L’installazione di un sistema di isolamento termico a cappotto richiede una certa quantità di materiali, manodopera e attrezzature specializzate, il che può comportare costi elevati per il proprietario dell’edificio. Tuttavia, esistono diverse opzioni di prezzo per i materiali e i servizi di installazione, e il costo finale può variare notevolmente in base a diversi fattori. Se sei interessato a scoprire quali sono i prezzi del cappotto termico esterno, ti consiglio di valutare diverse opzioni di materiali e di conoscere nel dettaglio le differenze ad esempio tra vari tipi di panelli termici.

La valutazione del costo va comunque messa in rapporto al risparmio che si ottiene montando n cappotto esterno. I numeri non sono precisi ma si può fare delle ipotesi ragionevoli di risparmio che puoi scoprire nella prossima sezione di questo articolo.

Tieni anche conto che la spesa per il cappotto termico può attenuarsi grazie agli incentivi fiscali che sebbene siano stati ridotti comunque non sono del tutto scomparsi. Per l’anno 2022 con la coda 2023 rimane in vigore il bonus ristrutturazione a fronte del cambio di classe energetica.

Quanto si risparmio con un cappotto termico?

Il risparmio energetico ottenibile con l’installazione di un cappotto termico esterno dipende da diversi fattori, come il clima locale, l’orientamento dell’edificio, il tipo di materiale isolante utilizzato e lo spessore del cappotto. In generale, l’installazione di un cappotto termico esterno può portare a un risparmio energetico significativo, che può variare dal 25% al 40% rispetto all’isolamento interno.

Inoltre, l’installazione del cappotto termico esterno può contribuire anche al miglioramento del comfort termico dell’edificio, riducendo la sensazione di freddo alle pareti e la formazione di ponti termici, oltre a proteggere le pareti dall’usura e dall’umidità. Tuttavia, come abbiamo visto in precedenza, ci sono anche alcuni svantaggi da considerare, come i costi di installazione e la complessità del processo.

Complessità dell’installazione

Il secondo svantaggio da considerare quando si tratta di installare un cappotto termico sulle pareti esterne dell’edificio è la complessità dell’installazione. A differenza dell’isolamento interno, l’installazione del cappotto termico esterno richiede la rimozione e il ripristino di elementi architettonici, come cornicioni, battiscopa, finestre e balconi. Ciò può comportare un aumento dei costi e dei tempi di installazione rispetto all’isolamento interno.

L’esigenza è quella di eliminare tutti i ponti termici che solitamente si creano proprio in prossimità degli infissi. Spesso questa lavorazione non presenta problemi e quindi non comporta ritardi e aggravio di costi ma non si può esserne certi.

Inoltre, l’installazione del cappotto termico esterno richiede una certa professionalità ed esperienza per garantire che l’isolamento venga applicato correttamente e che non si verifichino problemi di umidità o condensa di cui parleremo diffusamente tra poco. È importante scegliere un’azienda specializzata e affidabile per l’installazione del cappotto termico esterno, in modo da evitare problemi futuri.

In generale, il processo di installazione del cappotto termico esterno può richiedere diverse settimane, a seconda delle dimensioni dell’edificio e della complessità dell’installazione. La complessità riguarda anche il periodo che precede i lavori di installazione e che si concretizza nell’ottenimento dei permessi e delle autorizzazioni necessarie. Tuttavia, una volta completata l’installazione, il cappotto termico esterno può durare decenni con la corretta manutenzione.

Possibili problemi di umidità

Il terzo svantaggio da considerare quando si tratta di installare un cappotto termico esterno è la possibilità di problemi di umidità. L’installazione del cappotto termico esterno può infatti creare una barriera che impedisce alla parete di respirare, aumentando il rischio di accumulo di umidità tra la parete e il cappotto.

Se non viene effettuata una corretta analisi delle condizioni della parete e dell’ambiente in cui si trova l’edificio, l’isolamento esterno può causare la formazione di muffe e la disgregazione del muro a causa della presenza di umidità. Inoltre, i ponti termici possono contribuire ad aumentare la formazione di umidità e la conseguente disgregazione delle strutture murarie.

Per evitare questi problemi, è importante affidarsi a un’azienda specializzata e professionale che effettui una corretta analisi delle condizioni dell’edificio e delle sue pareti, in modo da garantire che l’installazione del cappotto termico esterno sia effettuata in modo corretto e sicuro. Inoltre, è possibile utilizzare materiali isolanti di alta qualità e traspiranti che consentono alla parete di respirare, limitando il rischio di accumulo di umidità e la formazione di muffe.

Per valutare lo stato delle pareti esistono specifici strumenti che valutano le condizioni di traspirazione della parete. In questo modo si scoprono i punti freddi dove si può agire con materiali isolanti più densi.

Problemi di sicurezza incendio

Il quarto svantaggio da considerare quando si tratta di installare un cappotto termico esterno è il rischio di problemi di sicurezza incendio. Se l’isolamento esterno è realizzato con materiali di bassa qualità, potrebbe prendere fuoco con facilità e propagare l’incendio all’intero edificio.

Purtroppo non si tratta di un rischio basso e lo sappiamo dalle cronache. A Londra e a Milano questa eventualità purtroppo è stata la causa di sciagure, ragion per cui bisogna avere precise informazioni.

È importante sottolineare che l’utilizzo di materiali isolanti di qualità adeguata e rispondenti alle normative in vigore, possono ridurre notevolmente il rischio di incendio. Inoltre, molti sistemi di cappotto termico esterno sono disponibili con certificazioni specifiche di classe di reazione al fuoco, che garantiscono la sicurezza dell’edificio in caso di incendio.

Per garantire la sicurezza dell’edificio, è importante assicurarsi che i materiali isolanti siano certificati e rispondano alle normative vigenti in materia di sicurezza incendio. Inoltre, è importante che l’installazione del cappotto termico esterno sia effettuata da professionisti specializzati, in grado di garantire la massima sicurezza e protezione dell’edificio e dei suoi occupanti.

Le certificazioni antincendio dei pannelli termici

Esistono diverse certificazioni e classificazioni che attestano la reazione al fuoco dei materiali isolanti utilizzati per il cappotto termico esterno. Alcune delle principali certificazioni includono:

  • Classe di reazione al fuoco Euroclasse: Questa classificazione valuta il comportamento al fuoco dei materiali isolanti in base a diversi parametri come la combustione, la generazione di fumo e la produzione di gocce infiammate. I materiali isolanti sono classificati in sette categorie, dalle più sicure (A1) a quelle meno sicure (F).
  • Certificazione CE: La certificazione CE attesta che i materiali isolanti utilizzati per il cappotto termico esterno rispondono ai requisiti di sicurezza europei e che sono stati sottoposti a test specifici di reazione al fuoco.
  • Certificazione di laboratorio: Molti produttori di materiali isolanti effettuano test di laboratorio specifici per valutare la reazione al fuoco dei loro prodotti. Queste certificazioni sono rilasciate da laboratori indipendenti e attestano la conformità dei materiali isolanti alle normative in materia di sicurezza incendio.

Per garantire la massima sicurezza dell’edificio e dei suoi occupanti, è importante scegliere materiali isolanti che rispondano alle normative in vigore e che siano dotati delle necessarie certificazioni di sicurezza. Inoltre, è importante affidarsi a professionisti qualificati e specializzati per l’installazione del cappotto termico esterno, in grado di garantire la massima sicurezza e protezione dell’edificio.

Variazioni estetiche e architettoniche

L’installazione del cappotto termico esterno comporta inevitabilmente una variazione dell’aspetto estetico dell’edificio, in quanto la superficie esterna dell’edificio sarà coperta dal materiale isolante. Questo potrebbe essere considerato uno svantaggio da coloro che desiderano mantenere l’aspetto originale dell’edificio, in particolare se si tratta di edifici storici o di pregio architettonico.

Inoltre, l’installazione del cappotto termico esterno può comportare variazioni anche dal punto di vista architettonico. Ad esempio, l’aggiunta di spessore alla parete esterna potrebbe comportare una modifica delle finestre, dei balconi o dei decori esterni dell’edificio, al fine di adattarli al nuovo spessore della parete.

È importante sottolineare, tuttavia, che l’installazione del cappotto termico esterno può essere realizzata in modo da minimizzare gli impatti estetici e architettonici, ad esempio scegliendo materiali isolanti che si adattino all’aspetto dell’edificio o utilizzando soluzioni tecniche che consentano di ridurre lo spessore dell’isolante.

Difficoltà di manutenzione e riparazione

Il sesto svantaggio che si può incontrare nell’installazione di un cappotto termico esterno riguarda la difficoltà di manutenzione e riparazione dell’isolante.

Poiché il cappotto termico esterno è posto sulla superficie esterna dell’edificio, la manutenzione e la riparazione dell’isolante possono risultare più complesse rispetto alla situazione in cui l’isolamento è posizionato all’interno dell’edificio. Qualora si debba effettuare una riparazione o una sostituzione di parti del cappotto termico esterno, potrebbe essere necessario rimuovere l’intero isolante, con conseguenti costi e tempi di intervento maggiori.

Inoltre, qualora si verifichino problemi di infiltrazioni d’acqua o umidità all’interno del muro, la loro individuazione e risoluzione potrebbe risultare ancora più difficile a causa della presenza dell’isolante esterno.

È quindi importante prevedere la manutenzione ordinaria dell’isolamento termico esterno e rivolgersi a professionisti qualificati per gli interventi di riparazione o sostituzione, al fine di garantire una corretta manutenzione dell’edificio e prevenire eventuali danni o inconvenienti.

Conclusioni

La scelta di coibentare la casa tramite pannelli termici posizionati sulle pareti esterne, è piuttosto comune ultimamente. Basta girare per la città per rendersi conto di quante impalcature siano state montate in poco tempo. Gli incentivi fiscali per i lavori edili in questo senso sono stati il volano che ha ha preso ancor maggior vigore in occasione dell’impennata dei costi energetici.

Ciò nonostante non si può non conoscere quali siano gli svantaggi dei pannelli termici esterni. Ancora una volta c’è di mezzo la qualità e la professionalità come uniche difese di fronte a potenziali danni di difficile risoluzione. Conoscere questi svantaggi è di per sé il motivo per cui si sceglie di coibentare la casa.

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