Restauro

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    È arrivato il momento di sottoporre a restauro la tua casa? Un intervento di recupero può essere complicato per te e per la struttura. Hai bisogno di maggiori informazioni di orientamento per far si che tutto vada nel modo giusto. Di seguito potrai acquisire utili informazioni e consigli pratici.

    Quanto costa un restauro?

    Per prima cosa è meglio farsi un’idea di quanto possa costare il restauro di un immobile. Nella scheda di seguito puoi renderti conto dei prezzi di mercato di un restauro conservativo, è un’idea di quotazione a cui fare iniziale riferimento per il tuo progetto.

    Tipo di restauro Prezzi al mᒾ
    Rimozione intonaci 10 – 32 €
    Restauro solai 90 – 250 €
    Struttura tetto 1700 – 2200 € mc
    Manto di copertura 130 – 170 €
    Infissi legno (a corpo) 140  – 1500 €
    Consolidamento Prezzi al mc
    Fondazioni 700 – 950 €
    Murature 55 – 90 €
    Volte 100 – 130 €
    In elevazione 140 – 170 €
    Risanamento 50  – 75 €  mᒾ

    Come vedi i prezzi per il restauro di casa sono importanti e la forbice non aiuta a stabilire con precisione la quotazione finale. C’è bisogno dell’intervento di esperti di lavori di restauro che sulla base di una specifica richiesta e dello stato dell’immobile, facciano una previsione accurata. Possiamo solo immaginare che il costo finale possa restare tra i 600 e i 2500 € al mq. secondo le ultime quotazioni medie di mercato. Chiaramente quando si tratta di restaurare un immobile entrano in gioco le competenze specialistiche. Ad ogni modo per avere una quotazione precisa per il tuo progetto di restauro hai bisogno di specialisti.

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      Confrontare diversi preventivi aiuta a stabilire cosa fare e quanto risparmiare, infine ricordati degli incentivi che arrivano al 65%.

      Differenza tra Restauro e Risanamento conservativo

      Può sembrare un’informazione poco utile ma vedrai che conoscere questi termini in edilizia aiuta a capire cosa si deve fare e chi hai di fronte. Il restauro detto anche restauro conservativo è normato dal d.lgs. n.42/2004 comma 4. Questa legge si occupa delle attività di conservazione degli edifici a carattere storico-artistico. Sono gli immobili sottoposti a vincolo della sovraintendenza dei beni architettonici. L’opera di recupero deve tendere a ripristinare l’aspetto e la funzionalità dell’edificio, in riferimento all sua epoca storica. La struttura quindi si riporta al momento esatto in cui è stata concepita, ciò implica che possono essere fatte delle modifiche anche ingenti, senza che queste alterino la struttura e la volumetria interna. Nel risanamento conservativo si elimina il degrado conservando i tutto la natura e il funzionamento dell’immobile. Gli interventi permessi a variazione della struttura sono davvero pochi. In quest’ultimo caso i lavori permessi tendono al ripristino (della struttura), al consolidamento (delle fondamenta e delle pareti), all’aggiunta degli impianti a norma e al rinnovo di poche parti dell’edificio, sempre nello spirito di quanto detto sopra.

      Restauro casa

      Le fasi del restauro di una casa?

      Chi ha già intrapreso lavori edili per ristrutturare una casa sa che ci sono molte cose a cui fare attenzione. Quando l’immobile è antico si procede al restauro conservativo e tutto si moltiplica. L’aiuto di un’impresa edile specializzata è d’obbligo per non correre il rischio di mettere in pericolo il bene immobile stesso. La fase preliminare è quella più intensa poiché da essa dipende il tipo di intervento, il tempo e la quotazione del restauro. Particolare attenzione va posta agli impianti poiché qualsiasi intervento deve ottenere la certificazione. Gli edifici antichi tendono all’invecchiamento a causa delle infiltrazioni d’acqua e dell’umidità.Il tetto sovente deve essere risanato e messo in sicurezza per evitare di dover intervenire da li a pochi anni. Un edificio da restaurare può essere fatto in più volte o in un solo intervento lungo. L’importanza del costo giustifica la suddivisione dei lavori edili, ma potendo si risparmia qualcosa facendolo in una sola volta grazie ai permessi, ai ponteggi e alla progettazione da fare un’unica volta.

      La malta per il restauro

      I lavori di restauro che riguardano la muratura vengono eseguiti con la malta. Questa può avere una diversa composizione a seconda del tipo di intervento risanatore che deve compiere. Quella più utilizzata è la malta di cemento, che come si può capire, ha la caratteristica della resistenza meccanica. Altri tipi di malta sono più leggeri grazie alla composizione di acqua e sabbia che fa le veci di un collante. questo genere di malta serve a riempire gli spazi di muratura mancante. Il motivo per cui questa malta si sta affermando nei restauri è a causa della presenza di un minor percentuale di sali solubili che creano delle efflorescenze saline che nel tempo possono provocare scagliatura e esfoliazione della pietra.

      Perché è importante il professionista per il restauro

      Bisogna sapere che per realizzare un progetto di restauro, per legge bisogna affidarsi ad un professionista esperto. Altre figure non sono obbligatorie ma fortemente consigliate. Per contro ci saranno costi maggiori sulla carta ma ricevendo in cambio maggiore perizia e controllo dei lavori. Nei lavori di risanamento o restauro è importante avere come riferimento la persona giusta che esperienza comprovata in merito. Verifica sempre lo storico dei lavori di restauro già eseguiti, prima di affidare l’incarico.

      Quali sono gli incentivi per il restauro conservativo?

      Con la legge di Bilancio 2022 si è prorogato il Bonus restauro per tutto il 2022. Questo incentivo ha buone possibilità di essere finanziato anche per gli anni a venire. Vediamo di cosa si tratta. Il Bonus restauro o tax credit restauro, è un credito d’imposta del 50% per le spese sostenute per il restauro di beni immobili con interesse storico e artistico. La cifra tetto è di 100.000 € e viene concesso alle persone fisiche e può essere usato in compensazione. Bisogna sapere che non si può cumulare il Bonus restauro con altri contributi fiscali e che si può cedere integralmente o parzialmente ad altro soggetto come gli istituti finanziari. I lavori ammessi dal bonus sono gli interventi di:

      • manutenzione straordinaria;
      • messa in sicurezza dell’immobile;
      • restauro;
      • risanamento conservativo;
      • ristrutturazione edilizia già autorizzati dalla Soprintendenza;
      • messa a norma degli impianti sempre se sono già stati autorizzati dalla Soprintendenza;
      • rimozione di barriere architettoniche.

      Per conoscere tutti gli incentivi in corso di validità consulta il sito dell’Agenzia delle Entrate. In ogni caso l’aiuto dell’esperto è necessario per adempiere nel modo corretto alla burocrazia del caso.

      Richiedi i preventivi per dar inizio al tuo progetto

      Hai ricevuto le informazioni necessarie, non ti resta di contattare le imprese edili specializzate in restauro.

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