Home » Esperto edile » Controsoffitto in cartongesso – dalla progettazione alla realizzazione

Controsoffitto in cartongesso – dalla progettazione alla realizzazione

controsoffitto in cartongesso

Il controsoffitto in cartongesso è una soluzione veloce, economica e avanzata esteticamente, per modificare e migliorare gli ambienti interni in modo omogeneo o discreto. Questo materiale edile offre una vasta libertà espressiva, che permette di sorpassare le limitazioni dei controsoffitti modulari “finiti”. I pannelli in cartongesso, flessibili e adattabili, consentono una progettazione personalizzata, rendendo possibile creare volte, cupole, e velette che trasformano gli spazi con eleganza e stile. La loro diffusione è dovuta anche ad un’altra caratteristica, sono infatti dei materiali a secco, il che significa che basta montarli e tinteggiarli, non ci sono tempi morti o effetti da aggiungere come, ad esempio, accade per i mattoni o per il cemento.

Progettare un controsoffitto in cartongesso su misura

La progettazione personalizzata si avvale spesso dei controsoffitti in cartongesso. Si può sperimentare geometrie uniche, integrare elementi decorativi e giocare con gli effetti di illuminazione, il risultato è di creare spazi unici e distintivi. La versatilità del cartongesso consente di adattarsi a qualsiasi stile architettonico e preferenza di design. Realizzare una volta classica è molto semplice utilizzando il cartongesso, l’occhio non nota il materiale ma la forma.

Dettagli sulle dimensioni e struttura del cartongesso

La composizione del cartongesso è costituita da pannelli “sandwich” con strati di cartone che racchiudono una lastra di gesso. Le lastre, disponibili in varie dimensioni e spessori, possono essere tagliate su misura, offrendo un’ampia gamma di possibilità di design. L’installazione prevede l’utilizzo di montanti in alluminio o legno per la struttura e pannelli di cartongesso per il rivestimento. Da notare che lo sviluppo della tecnica ha permesso di fabbricare diverse tipologie d lastre in cartongesso. Ciò significa che non hanno limiti ambientali, ad esempio per gli ambienti umidi basterà usare lastre più spesse. Lo spessore è un dettaglio da non sottovalutare, generalmente si trovano lastre spesse da 6 mm fino a 20 mm, mentre per le dimensioni, la larghezza di 120 cm è la norma. Un pannello 120 x 200 x 12,5 cm è considerato il pannello standard. Varianti rispetto a queste misure vengono utilizzate per lavori particolari. Da non sottovalutare il peso di ciascun panello in cartongesso che varia da 6 a 9 kg fino a superare i 10 kg quando lo spessore è maggiorato ad esempio da materiale che li rende ignifughi.

Tipologie specifiche di controsoffitti in cartongesso

Esistono tre tipologie principali di controsoffitti in cartongesso: quelli in aderenza, sospesi e autoportanti. I controsoffitti in aderenza si collegano direttamente alla soletta superiore, mentre quelli sospesi utilizzano un sistema di sospensione e supporto. I controsoffitti autoportanti si ancorano solo alle pareti laterali. Queste opzioni offrono soluzioni adatte a diversi contesti architettonici e permettono di personalizzare gli spazi in base alle esigenze specifiche. A volte una soluzione è il ripiego di un’altra, ad esempio, perché non c’è l’altezza minima, in altri casi bisogna migliorare l’insonorizzazione dell’ambiente. Poi c’è la questione degli impianti che vanno nascosti alla vista. In fine a vote l’ambiente risulta dispersivo da un punto di vista energetico, può essere utile modificarlo per migliorare la distribuzione dei volumi.
Di seguito tutte le tipologie di controsoffitti in cartongesso:

• Controsoffitto piano: è la soluzione più semplice e versatile, ideale per abbassare l’altezza di un ambiente.
• Controsoffitto a vela: una forma curva che crea un effetto scenografico e di grande impatto.
• Controsoffitto a cassettoni: struttura modulare che crea un effetto di riquadri, ideale per ambienti classici o moderni.
• Controsoffitto con faretti: ideale per creare un’illuminazione soffusa e omogenea.
• Controsoffitto con pannello fonoassorbente: per migliorare l’acustica di un ambiente.

Cos’è il cartongesso

Il cartongesso è composto da un nucleo di gesso rivestito da due fogli di cartone. Il gesso è una sostanza chimica di formula CaSO4∙2H2O, ovvero solfato di calcio diidrato, che contiene due molecole di acqua di cristallizzazione per ogni molecola di solfato di calcio. In caso di incendio, il cartongesso rilascia l’acqua di cristallizzazione sotto forma di vapore, rallentando la propagazione delle fiamme e mantenendo una temperatura inferiore a quella di combustione del cartone. Ci sono differenti tipologie di cartongesso ignifugo che hanno la capacità di rallentare la propagazione degli incendi per un determinato lasso di tempo indicato sulle specifiche di prodotto.

Materiali per controsoffitto in cartongesso

Tutto ciò di cui si ha bisogno per montare i pannelli del controsoffitto in cartongesso sono:
Lastre di cartongesso: disponibili in diversi spessori e tipi, a seconda delle esigenze di resistenza al fuoco, umidità e isolamento. In caso di corpi illuminanti pesanti il materiale e quindi lo spessore dovranno essere più resistenti.
Profili metallici: utilizzati per creare la struttura del controsoffitto.
Nastri e giunti: utilizzati per unire le lastre di cartongesso e ottenere una superficie liscia e uniforme.
Stucco e pitture: utilizzati per la finitura del controsoffitto, valutare il grado di copertura e optare per un aggrappante.

Procedura di installazione pratica del controsoffitto in cartongesso

La realizzazione pratica di controsoffitti in cartongesso richiede una pianificazione attenta. Bisogna entrare nell’ottica di ottenere un effetto estetico, funzionale, rispettando le normative vigenti. In un certo senso il controsoffitto in cartongesso può essere riconsiderato in fase di montaggio poiché un conto è la fase progettuale, un altro è l’esecuzione del progetto stesso. Inconvenienti dell’ultimo minuto come l’umidità, la luce o un semplice cambio di gusto estetico, permette di essere agili.
Disegnare la pianta del locale, studiare la ripartizione dei pannelli e considerare le necessità tecniche sono passaggi fondamentali. Rispettare le altezze minime consigliate per gli ambienti civili assicura un risultato estetico e funzionale. Una volta installato, il controsoffitto nasconde il soffitto preesistente, ma può essere dotato di botole per l’ispezione della zona sovrastante. A livello normativo bisogna rifarsi al decreto ministeriale 5 luglio 1975 che prevede come altezza minima per corridoi, bagni, soppalchi, ripostigli e disimpegni 2,40 mt, mentre per gli altri ambienti è 2,70 mt.
Di seguito le fasi di realizzazione installazione un controsoffitto in cartongesso:
1. Progettazione: definire l’altezza del controsoffitto, la tipologia di struttura e i materiali da utilizzare.
2. Tracciatura: tracciare le linee di riferimento sul soffitto e sulle pareti.
3. Fissaggio dei profili metallici: fissare i profili metallici al soffitto e alle pareti.
4. Posa delle lastre di cartongesso: fissare le lastre di cartongesso ai profili metallici.
5. Nastratura e stuccatura: applicare i nastri e lo stucco per unire le lastre e ottenere una superficie liscia.
6. Finitura: applicare la pittura o la carta da parati desiderata.

Vantaggi e applicazioni del controsoffitto in cartongesso nei design interni

I controsoffitti in cartongesso offrono numerosi vantaggi, tra cui un notevole miglioramento delle prestazioni termico-acustiche e la capacità di nascondere soffitti difettosi. Nell’ambito del design degli interni, il cartongesso consente di creare spazi unici e di sfruttare la sua duttilità per separare ambienti, creare librerie incastonate o definire zone particolari.
Da un punto di vista economico l’installazione di controsoffitti in cartongesso rappresenta un investimento duraturo, offrendo non solo un miglioramento estetico ma anche un notevole valore funzionale. La progettazione personalizzata, la varietà di tipologie e l’adattabilità del cartongesso sono spesso quella chiave per il design che definiscono degli interni contemporanei. La cura dei dettagli nella progettazione e nell’installazione garantisce un risultato superiore, contribuendo a creare ambienti migliori, più particolari, funzionali e personali. Il vantaggio in definitiva per un utente è avere una sensazione di maggiore accoglienza.

Manutenzione e tinteggiatura del controsoffitto cartongesso

La manutenzione dei controsoffitti in cartongesso è agevole, richiede una pulizia regolare con un panno morbido. La tinteggiatura del cartongesso può essere eseguita con pitture specifiche o previa applicazione di un fissativo isolante. Il processo prevede la levigatura della superficie, la pulizia e l’applicazione di almeno due mani di idropittura traspirante o lavabile.
Non è raro che la tinteggiatura su cartongesso risulti meno efficace, meno coprente, in questi casi vanno fatte delle prove mediante utilizzo di aggrappanti fissativi.

Il Ruolo dell’illuminazione nei controsoffitti in cartongesso

Spesso l’utilizzo di controsoffittature in cartongesso è motivato unicamente dalla necessità di creare effetti di luce altrimenti impossibili. I cartongessi con luce led servono a non fare apparire direttamente il faretto o la lampada bensì solo la lama di luce. Il vantaggio è dovuto alle caratteristiche dei pannelli a secco che sono facilmente tagliabili. La capacità di sostenere illuminazione light assicura questa funzionalità.
Seppur la flessibilità di questo materiale consenta di integrare sottili elementi illuminanti in modi creativi, occorre fare attenzione quando si desidera optare ad esempio per un lampadario. Conviene in questo caso avere un calcolo preciso della portanza e allo stesso tempo valutare se non sia meglio bypassare il cartongesso e ancorare la struttura illuminante direttamente al muro.

L’Effetto scenografico della luce

Un appartamento può essere valorizzato a secondo dell’ambiente. Ogni stanza ha le sue esigenze che mutano anche in considerazione del momento. Il cartongesso, con la sua capacità di essere modellato e tagliato in modo preciso, si presta perfettamente ad ospitare soluzioni che possono separare spazi anche all’interno dello stesso luogo.
L’uso di faretti direzionali o strisce LED nascoste consente di generare giochi di luce dinamici, si a delineano così atmosfere funzionali sia per il design che per l’esigenza di massimizzare l’armoniosità. Da qualche tempo gli architetti si sono votati alla biofilia nel tentativo di ottenere un ambiente il più possibile vicino alla natura. I materiali e soprattutto il tono della luce esprimono questa sensazione che a sua volta può essere ottenuto unicamente tramite tecnologia a LED.

Progetto Illuminotecnico Integrato

La collaborazione tra il progetto architettonico, quello degli impianti e quello illuminotecnico è auspicabile per ottenere un risultato ottimale. Un render è spesso ciò che ci vuole per fare delle scelte opportune. Un determinato effetto luce può variare l’architettura e il design della stanza. La progettazione deve tenere conto della posizione strategica di faretti, velette o strisce LED, per garantire una distribuzione corretta della luce. L’integrazione di questi sistemi illuminanti deve essere pianificata il prima possibile.

Arredare con illuminazione integrata

L’illuminazione integrata nei controsoffitti in cartongesso non solo serve a creare atmosfere, ma può anche essere utilizzata come elemento di arredo. La possibilità di definire nuove zone o sottolineare dettagli architettonici con luci nascoste o focalizzate offre una gamma di possibilità di design. L’effetto è sorprendente, creando uno spazio che non solo è ben illuminato ma che trasmette anche una sensazione di calore e accoglienza.

Alternative al controsoffitto in cartongesso

Meno utilizzati ci sono materiali e metodologie alternative al cartongesso per controsoffittare:

  • Falso soffitto in gesso: una soluzione più economica e versatile del cartongesso, ma meno resistente all’umidità.
  • Soffitto in pannelli di legno: una soluzione elegante e raffinata, ma più costosa del cartongesso.
  • Soffitto a volta: una soluzione classica e di grande impatto, ma che richiede un’altezza minima del locale.

Smaltimento del controsoffitto in cartongesso

Molti non sano che il cartongesso è un rifiuto speciale non pericoloso, pertanto. Vige quindi l’obbligo deve di smaltirlo da un’azienda autorizzata. Non si tratta quindi di macerie edili, e quindi non si può essere portarlo alla piattaforma ecologica comunale, nemmeno se si tratta di modesti quantitativi.

Barbecue in muratura fai da te
Cucina in muratura – tutto ciò che devi sapere

Articoli simili

preventivi gratuiti

Compila ora questo modulo per ricevere preventivi gratuiti da diverse aziende vicino a te.

    Inviando questo modulo autorizzi il trattamento dei tuoi dati per rispondere alla tua richiesta. Per maggiori informazioni consulta la nostra Privacy Policy.