Le guarnizioni sono elementi di tenuta che impediscono perdite di liquidi, aria o gas. Tutti abbiamo a che fare con le guarnizioni, non solo chi lavora nell’edilizia.
Pensiamo al tubo dell’acqua che improvvisamente perde. Noi stessi o l’idraulico non facciamo che smontare le tubature sotto al lavandino per procedere alla pulizia. Capita molto spesso che qualcosa non si riesca a montare a dovere e il motivo sono le guarnizioni: usurate, mancanti, vecchie.
È in quel momento che spesso bisogna cambiarle e il riferimento diventa il diametro del tubo. Ed ecco il problema: sul tubo leggiamo “1/2 inch”. Gli impianti idraulici infatti seguono ancora il sistema inglese, in pollici, un’eredità della rivoluzione industriale che oggi convive con il nostro sistema metrico.
L’idraulica è uno dei settori dell’edilizia dove questa convivenza di sistemi di misura è più evidente. Dal bagno alla cucina, dai termosifoni alla caldaia, tubi e raccordi parlano in pollici mentre noi ragioniamo in millimetri.
Tipologie di guarnizioni nell’impiantistica edile
Le guarnizioni si dividono in diverse categorie, ognuna con un compito specifico. Negli impianti idraulici e termici le scelte sono molteplici, ma alcune tipologie sono diventate uno standard per la loro affidabilità.
- O-ring
- Gli O-ring sono anelli in gomma a sezione circolare. La loro forma semplice nasconde una grande efficacia: quando vengono compressi tra due superfici, si deformano creando una tenuta perfetta. Sono i più diffusi negli impianti idraulici domestici, li troviamo nei raccordi dei tubi dell’acqua, nelle valvole e nei rubinetti. La loro elasticità mantiene la tenuta anche quando le tubazioni sono sotto pressione.
- Guarnizioni piatte
- Tra due flange o in un raccordo fisso, le guarnizioni piatte sono insostituibili. Questi dischi di vario spessore assicurano che non ci siano perdite negli attacchi dei sanitari, nelle caldaie e nei termosifoni. Il materiale di cui sono fatte varia: dalla comune gomma per l’acqua fredda, a composti speciali per alte temperature.
- Rondelle di tenuta
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- Più sottili e compatte delle guarnizioni piatte, le rondelle sono le regine dei raccordi filettati. Le troviamo nei rubinetti, nei miscelatori e nei flessibili del gas. In gomma o fibra, queste piccole guardiane prevengono le perdite nei punti più critici degli impianti.
Misure e dimensioni: quando pollici e millimetri si incontrano
Chiaramente quando si parla di guarnizioni, la precisione è tutto. Un errore di pochi millimetri può fare la differenza tra un impianto perfetto e una perdita continua. Qui entrano in gioco i sistemi di misurazione che, come abbiamo detto poco fa, non sono come ce li aspetteremmo. Vediamo nel particolare la commistione tra pollici, mm e cm per misurare il diametro di un tubo.
I tubi dell’acqua parlano in pollici: 1/2″, 3/4″, 1″ sono misure che troviamo stampate ovunque. Ma cosa significano? Un tubo da 1/2 pollice ha un diametro di 12,7 millimetri, quello da 3/4 arriva a 19 millimetri. Sembra complicato, ma è più semplice di quanto sembri.
Ecco le conversioni più comuni nell’impiantistica domestica:
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- 3/8″ = 9,5 mm (tipico dei flessibili del lavello)
- 1/2″ = 12,7 mm (il più diffuso negli impianti domestici)
- 3/4″ = 19 mm (comune negli impianti di riscaldamento)
- 1″ = 25,4 mm (usato per le colonne montanti)
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Ma attenzione: le guarnizioni devono essere leggermente più grandi del diametro del tubo per garantire la tenuta. Un O-ring per un tubo da 1/2″ avrà un diametro esterno maggiore proprio per assicurare la perfetta aderenza.
Nel caso ti servisse convertire i pollici in cm puoi usare il pratico convertitore pollici cm (cliccaci sopra), oppure la tabella che troverai a margine dell’articolo.
Come scegliere e sostituire le guarnizioni: guida pratica
La sostituzione di una guarnizione può sembrare un’operazione banale, ma richiede attenzione. Non basta azzeccare il diametro: materiale, spessore e tipo di impiego sono altrettanto importanti.
Prima di tutto, osserviamo dove va montata la guarnizione. Un rubinetto dell’acqua calda richiede materiali diversi rispetto a uno dell’acqua fredda. Le temperature elevate possono deformare le comuni guarnizioni in gomma, meglio optare per materiali specifici.
Alcuni consigli pratici per non sbagliare:
- Portiamo sempre con noi la vecchia guarnizione dal ferramenta
- Controlliamo che non sia deformata, in quel caso misuriamo anche il diametro del tubo
- Verifichiamo la temperatura di esercizio: acqua fredda, calda o vapore?
- In caso di dubbi sulle misure, prendiamo una taglia in più e una in meno
Per la sostituzione, qualche accorgimento:
- Puliamo bene le superfici di contatto
- Controlliamo che non ci siano residui della vecchia guarnizione
- Non stringiamo troppo: la guarnizione deve fare tenuta, non essere schiacciata
Può capitare che andando a sostituire la vecchia guarnizione ci venga proposto un materiale differente. Niente paura, capita che una guarnizione in gomma venga proposta in plastica, si tratta di evoluzione dei materiali utilizzati nell’idraulica. Oggi, specie sotto al lavello, troviamo l’impianto dei tubi, in plastica, un tempo erano in metallo. Da una parte sappiamo che la plastica può reggere benissimo pr molto tempo, dall’altra però, non c’è la solidità del metallo.
Se un impianto viene sottoposto a scossoni o se si sposta anche lievemente, determina lo spostamento anche delle guarnizioni. Il risultato è che prima o poi queste si usurano e vanno sostituite.
I materiali delle guarnizioni: quale scegliere per ogni utilizzo
La scelta del materiale giusto è fondamentale quanto la misura corretta. Ogni materiale ha caratteristiche precise che lo rendono perfetto per certi usi e inadatto per altri.
Gomma EPDM
- È il materiale più diffuso nell’idraulica domestica. Resiste bene all’acqua calda fino a 100°C e non costa molto. La troviamo negli O-ring dei rubinetti, nelle guarnizioni delle tubature dell’acqua e nei raccordi dei flessibili. Attenzione però: non va bene per il gas.
Gomma NBR (Nitrilica)
- Un gradino sopra l’EPDM per qualità e costo. Sopporta oli e benzine, per questo la usiamo nelle caldaie dove può esserci presenza di gasolio. Resiste bene anche al gas metano: è il materiale ideale per i raccordi delle cucine.
Silicone
- Quando le temperature si alzano, il silicone è la scelta giusta. Resiste fino a 180°C ed è perfetto per le guarnizioni degli scaldabagni e delle tubazioni del riscaldamento. Costa di più ma dura molto più a lungo degli altri materiali.
Fibra compressa
- Per le guarnizioni piatte tra le flange, la fibra compressa (spesso aramidica) è imbattibile. Resiste a pressioni elevate e non si deforma nel tempo. La usiamo negli impianti di riscaldamento centralizzato e nelle colonne montanti dei condomini.
Manutenzione e problemi comuni: come prevenire le perdite
Le guarnizioni sono componenti che si usurano nel tempo. Un programma di manutenzione può evitare allagamenti e riparazioni urgenti. Ma come capire quando è il momento di intervenire?
Segnali da non sottovalutare:
- Goccioline intorno ai raccordi
- Calcare che si forma vicino alle giunzioni
- Macchie di umidità sotto i rubinetti
- Perdite intermittenti che poi sembrano sparire
- Rumore di gocciolamento nelle tubature
Il calcare è uno dei nemici principali. Si deposita sulle guarnizioni, le indurisce e ne compromette l’elasticità. Nelle zone con acqua molto dura, le guarnizioni possono durare la metà del normale.
Alcuni consigli per una manutenzione efficace:
- Controllare periodicamente i raccordi sotto lavelli e sanitari
- Non aspettare che la perdita diventi evidente
- Sostituire le guarnizioni dei rubinetti più usati ogni 2-3 anni
- Nelle caldaie, far controllare le guarnizioni durante la manutenzione annuale
- Non riutilizzare mai guarnizioni vecchie, anche se sembrano in buono stato
FAQ – Domande frequenti sulle guarnizioni
D: Come capisco la misura giusta di un O-ring per il rubinetto?
R: Se non hai la guarnizione vecchia, misura il diametro interno del punto dove va inserita. Per i rubinetti standard servono solitamente O-ring da 1/2 pollice (12,7 mm). Meglio portare con sé il pezzo da sostituire.
D: Perché la guarnizione nuova perde ancora?
R: Spesso il problema è lo schiacciamento eccessivo. Le guarnizioni vanno strette quanto basta per fare tenuta. Un serraggio troppo forte le deforma e compromette la tenuta. Altro motivo: residui della vecchia guarnizione che impediscono l’aderenza.
D: Quanto durano mediamente le guarnizioni?
R: Dipende dall’uso e dalla qualità dell’acqua. In condizioni normali, 3-5 anni per rubinetti e raccordi domestici. Con acqua molto calcarea o cloro elevato, la durata si dimezza. Le guarnizioni in silicone possono durare anche 8-10 anni.
D: Posso usare guarnizioni per acqua fredda anche per l’acqua calda?
R: Meglio di no. Le guarnizioni per acqua fredda si deteriorano rapidamente con temperature elevate. Per l’acqua calda servono materiali specifici come EPDM o silicone, che mantengono l’elasticità fino a 100-180°C.
D: Il teflon può sostituire una guarnizione?
R: Il teflon è un sigillante per filetti, non una guarnizione. Serve per migliorare la tenuta dei raccordi filettati ma non può sostituire una guarnizione danneggiata. I due sistemi spesso lavorano insieme.
Conclusioni: piccoli componenti, grandi responsabilità
Le guarnizioni sono tra i componenti più piccoli di un impianto idraulico, eppure il loro ruolo è fondamentale. Un sistema efficiente dipende anche da questi minuscoli elementi di tenuta che prevengono perdite e sprechi d’acqua.
La conoscenza dei materiali e delle misure corrette fa la differenza tra un lavoro professionale e una riparazione temporanea. Non dimentichiamo che nell’idraulica convivono due sistemi di misura: il nostro sistema metrico e quello anglosassone in pollici.
Che siate professionisti o appassionati del fai da te, tenete sempre a portata di mano:
- Una serie di O-ring delle misure più comuni
- Guarnizioni piatte per i raccordi standard
- Un calibro per le misurazioni precise
- La tabella di conversione pollici-millimetri
Un ultimo consiglio: davanti a un problema idraulico, partite sempre dalle guarnizioni. Spesso la soluzione è più semplice di quanto sembri, basta avere i ricambi giusti e la pazienza di fare un lavoro preciso.