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Ristrutturare casa: Tutto quello che devi sapere

Ristrutturare casa: Tutto quello che devi sapere

La ristrutturazione di una casa rappresenta una grande sfida, sia a livello finanziario che organizzativo. Comunque, con la giusta pianificazione e l’aiuto di professionisti del settore, puoi trasformare la tua vecchia casa in un nuovo spazio accogliente e funzionale. Approfondisci questo tema continuando a leggere l’articolo. Oltre che ampliare le tue conoscenze potrai passare alla fase successiva richiedendo l’aiuto delle imprese edili competenti.

L’obiettivo di questo articolo è di fornirti tutte le informazioni necessarie alla ristrutturazione della casa. Solo in questo modo ci si può confrontare con gli esperti.

Fase di progettazione

Ristrutturare casa in Italia è un’impresa complessa che richiede una serie di adempimenti legali. La fase di progettazione è di fondamentale importanza per assicurarsi di rispettare le normative in materia di costruzione e di avere un progetto che soddisfi le proprie esigenze abitative.

Le leggi che regolano la ristrutturazione edilizia sono diverse a seconda della regione. Ad esempio, alcune regioni richiedono che il progetto sia redatto da un architetto o da un ingegnere abilitato, mentre altre regioni non richiedono questo requisito. Si direbbe che bisogna navigare a vista e stare sempre con gli occhi aperti, che consiste nell’avere sempre un riferimento locale, almeno questo è un consiglio personale.

Oltre a questo, è importante verificare se la ristrutturazione che si intende effettuare rientra nella categoria di interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria. Gli interventi di manutenzione ordinaria non richiedono alcuna autorizzazione, mentre gli interventi di manutenzione straordinaria richiedono una serie di autorizzazioni e il rispetto di precise normative.

Ci esistono anche leggi specifiche che regolamentano la ristrutturazione in edifici storici o in zone di particolare interesse paesaggistico. In questi casi, è necessario ottenere il permesso da parte delle autorità competenti e rispettare le normative specifiche per questi edifici.

Pe concludere, la fase di progettazione della ristrutturazione della casa in Italia richiede una conoscenza approfondita delle leggi e delle normative locali, nonché la verifica delle proprie esigenze abitative. E’ sempre importante affidarsi a professionisti del settore per ottenere un progetto che soddisfi tutte le esigenze e che rispetti la normativa in materia di costruzione.

Identificare i tuoi obiettivi

Prima di iniziare i lavori, è importante che tu sappia perché stai ristrutturando la tua casa e quali sono i tuoi obiettivi. Vuoi creare un nuovo spazio per la tua famiglia? Hai la necessità di aumentare la tua privacy? Intendi migliorare l’efficienza energetica? Queste sono solo alcune delle domande che devi porsi per determinare i tuoi obiettivi, entriamo più nel merito.

La ristrutturazione della casa può essere intrapresa per diversi motivi, a seconda delle esigenze e dei budget a disposizione. Ecco alcuni obiettivi che le famiglie potrebbero voler perseguire:

  • Ringiovanimento della struttura: questo può includere la sostituzione dei vecchi infissi e serramenti, la ristrutturazione della cucina o del bagno, la sostituzione di pavimenti e rivestimenti, o la rifinitura delle pareti interne.
  • Adeguamento alle leggi anti-sismiche: in alcune zone d’Italia, è obbligatorio che gli edifici siano adeguati alle normative anti-sismiche per garantire la sicurezza dei residenti.
  • Bonifica dell’amianto: in molte case costruite negli anni ’70 e ’80, è presente amianto, un materiale potenzialmente pericoloso per la salute. La bonifica è un processo complesso che richiede la rimozione sicura e lo smaltimento del materiale.
  • Sostenibilità ambientale: una ristrutturazione sostenibile può comportare l’installazione di pannelli solari, cappotti termici, sistemi di riciclo dell’acqua, o l’utilizzo di materiali ecologici per la finitura degli ambienti.
  • Risparmio energetico: installando sistemi come pannelli solari o cappotti termici, è possibile ridurre i costi energetici e migliorare l’efficienza termica della casa.

Tenere presenti questi obiettivi e i relativi costi è importante per pianificare al meglio la ristrutturazione e ottenere il massimo degli incentivi fiscali previsti dalla legge. In Italia, esistono diversi incentivi fiscali per la ristrutturazione, alcuni di essi sono previsti dal governo Meloni a partire dal 2023, altri variano a seconda delle regioni. È sempre consigliabile consultare il proprio Comune e il sito dell’Agenzia delle Entrate per essere informati sulla normativa in vigore e sulle opportunità di agevolazione fiscale disponibili.

Definire il budget

Una volta identificati i tuoi obiettivi, è importante definire un budget per la ristrutturazione. Assicurati di tenere conto di tutte le spese, comprese quelle per i materiali, le attrezzature, il lavoro e la progettazione. Tieni presente che i costi potrebbero aumentare durante i lavori, quindi è meglio prevedere un budget più elevato rispetto a quello che pensi di spendere.

Il budget è un fattore molto importante da considerare nella ristrutturazione della casa. L’ammontare della spesa dipende dalla portata del progetto e dalla qualità dei materiali scelti. Attualmente, in Italia, esistono molte opportunità per ottenere incentivi che possono aiutare a ridurre i costi.

Tra gli incentivi più diffusi vi è la detrazione fiscale del 50% sulla ristrutturazione edilizia, che prevede un massimo di spesa di 96.000 euro. Questo incentivo è riservato ai lavori che riguardano interventi di riqualificazione energetica e di adeguamento antisismico. In più, c’è la possibilità di usufruire di sconti in fattura, ovvero di pagare i lavori tramite una parte del credito d’imposta che si è accumulato.

In alcune regioni italiane, inoltre, esistono incentivi specifici per la ristrutturazione della casa. Ad esempio, in Lombardia è possibile ottenere un contributo a fondo perduto per lavori di adeguamento sismico e antisismico, mentre in Toscana esiste un programma di incentivi per la ristrutturazione edilizia.

Alla fine, è importante valutare attentamente tutte le opportunità per gli incentivi, per aiutare a ridurre i costi e render la ristrutturazione della casa più accessibile. È sempre consigliabile consultare il proprio Comune di residenza per conoscere le opportunità locali e le leggi in vigore.

Scegliere i professionisti giusti

Una volta completata la fase di progettazione, è il momento di scegliere i professionisti che ti aiuteranno a realizzare i tuoi obiettivi. Potrai scegliere tra un architetto, un ingegnere o un’impresa edile. Assicurati di scegliere un professionista che abbia esperienza nel settore e che sia in grado di lavorare all’interno del tuo budget e delle tue tempistiche.

Scegliere i professionisti giusti per la ristrutturazione della propria casa è un passo fondamentale per il successo del progetto. La prima cosa da fare è verificare le competenze e la professionalità degli operatori, per esempio tramite recensioni online o raccomandazioni personali. In seguito, è importante valutare i costi e stabilire un budget preciso, tenendo in considerazione che le spese per i lavori possono aumentare rapidamente se non ci si affida a professionisti qualificati.

I costi per i professionisti variano in base alla regione, alla difficoltà del lavoro e alla qualità del servizio offerto. Ad esempio, un architetto potrebbe richiedere una tariffa oraria tra i 70 e i 150 euro, mentre un muratore potrebbe costare tra i 30 e i 70 euro all’ora. In ogni caso, è importante richiedere un preventivo dettagliato prima di accettare l’offerta di un professionista, in modo da avere un’idea precisa delle spese previste.

Avere a che fare con i professionisti giusti, è importante verificare che siano in regola con le leggi in materia di lavoro e che abbiano le assicurazioni necessarie per coprire eventuali danni durante i lavori. È essenziale avere un contratto scritto che definisca le condizioni della collaborazione, le tempistiche, i costi e le responsabilità dei diversi soggetti coinvolti.

Sintetizzando, scegliere i professionisti giusti per la ristrutturazione della casa richiede tempo e attenzione, ma garantisce un risultato di qualità e un’esperienza più piacevole per tutti i soggetti coinvolti. È fondamentale valutare attentamente le competenze, i costi e le condizioni della collaborazione prima di scegliere i professionisti giusti per la ristrutturazione della propria casa.

Architetto

L’architetto è un professionista che ti aiuterà a progettare e pianificare la tua ristrutturazione. Potrai lavorare con l’architetto per creare un design personalizzato che soddisfi i tuoi obiettivi e rispondere ai tuoi quesiti.

La figura dell’architetto è determinante durante la ristrutturazione di una casa perché aiuta a progettare e coordinare i lavori, garantendo che siano in linea con le norme edilizie e di sicurezza. In Italia, il costo per l’assunzione di un architetto dipende dalla complessità del progetto e dalla zona in cui si trova la casa. In media, si può spendere tra il 5% e il 15% del costo totale dei lavori per l’architettura. Tieni conto che questo investimento può portare a risparmi significativi nel lungo periodo, grazie a una progettazione più efficiente e a una gestione più efficace dei lavori.

Ristrutturare casa è un percorso lungo e complesso

Ristrutturare casa è un’operazione che richiede un impegno di tempo, denaro e sforzo. In ogni caso, il risultato finale può essere molto gratificante e migliorare la qualità della vita quotidiana. È corretto affrontare questo progetto con la giusta pianificazione, considerando tutti gli aspetti legati alla ristrutturazione e prendere in considerazione tutte le opzioni disponibili.

Pianificazione della ristrutturazione in dettaglio

La pianificazione è un passo fondamentale nella ristrutturazione della casa. Prima di iniziare i lavori, è importante considerare tutti gli aspetti che devono essere affrontati, come ad esempio la verifica della stabilità strutturale, la scelta dei materiali, la progettazione degli spazi e la pianificazione del budget.

Le procedure burocratiche per i lavori edili

Per ogni tipo di lavoro edilizio, esiste un preciso iter burocratico stabilito dalla normativa urbanistica e edilizia a livello nazionale, regionale e comunale. Il Comune competente fornisce informazioni dettagliate sulla procedura da seguire, che deve essere redatta da un professionista abilitato.

A partire dal 2017, grazie a un accordo tra governo, regioni e enti locali, i moduli per presentare segnalazioni, comunicazioni e richieste in materia di attività edilizia sono stati unificati e standardizzati (Decreto n°290 del 13.12.2017).

Classificazione delle opere edili

La classificazione delle opere da realizzare è definita dal Testo Unico dell’Edilizia (Decreto del Presidente della Repubblica n°380 del 6.6.2001), che identifica tutti i tipi di interventi possibili, dalla manutenzione ordinaria a quella straordinaria, fino alle nuove costruzioni.

Presentazione della pratica in Comune

La pratica edilizia deve essere presentata sempre in caso di manutenzione straordinaria, restauro, ristrutturazione, permesso di costruire e varianti relative. Eccezione sono le opere di minor entità.

Verifica della stabilità strutturale

La prima cosa da fare è verificare la stabilità strutturale della casa. Se ci sono problemi strutturali, devono essere risolti prima di iniziare la ristrutturazione. Questo passaggio è fondamentale per garantire che la casa sia sicura e stabile.

La verifica della stabilità strutturale è un processo che consiste nel valutare se un edificio è in grado di resistere alle sollecitazioni esterne, come ad esempio il vento, la neve e il terremoto. Questa verifica è importante durante una ristrutturazione perché alcuni interventi possono influire sulla stabilità della struttura esistente e renderla più vulnerabile.

L’architetto o un ingegnere strutturale possono eseguire questa verifica, utilizzando tecniche come la modellizzazione al computer, la prova di carico e l’ispezione visiva. In base ai risultati della verifica, potrebbe essere necessario effettuare ulteriori lavori per migliorare la stabilità strutturale, come ad esempio l’installazione di sistemi di ancoraggio supplementari o la rimozione di elementi che non sono più adeguati.

La verifica della stabilità strutturale è una parte necessaria di qualsiasi ristrutturazione ed è fondamentale per garantire la sicurezza della casa e dei suoi abitanti. Il costo per la verifica dipende dalla complessità dell’edificio e dalla zona in cui si trova, ma in generale si può spendere tra 500 e 2000 euro per una verifica completa.

Scelta dei materiali

La scelta dei materiali è un altro passo importante nella pianificazione della ristrutturazione. È importante scegliere materiali di qualità che dureranno a lungo e che siano resistenti all’usura quotidiana. In più è importante considerare anche l’impatto ambientale dei materiali scelti e la loro sostenibilità.

La selezione dei materiali è un aspetto cruciale durante una ristrutturazione perché influenza la qualità e la durata del lavoro e può avere un impatto significativo sul budget.

L’architetto può aiutare a selezionare i materiali più adeguati per la ristrutturazione, tenendo conto dei seguenti fattori:

  • Funzionalità: i materiali devono soddisfare le esigenze specifiche della casa e del suo utilizzo
  • Durabilità: i materiali devono essere resistenti e durare nel tempo
  • Estetica: i materiali devono essere in linea con lo stile e l’arredamento della casa
  • Costo: i materiali devono essere compatibili con il budget stabilito.

Alcuni materiali comuni utilizzati durante la ristrutturazione sono la ceramica, il legno, il marmo, il granito e la pietra. La scelta dei materiali influisce sul costo della ristrutturazione, che può variare da pochi centinaia di euro a decine di migliaia di euro a seconda del tipo di materiale scelto e della quantità necessaria.

È raccomandabile prendere la decisione di scelta dei materiali con cura, considerando sia le esigenze funzionali che estetiche della casa, per ottenere un risultato soddisfacente e duraturo.

Edilizia libera

Non è necessario presentare la richiesta per opere che rientrano nell’edilizia libera, ovvero tutte le opere di manutenzione ordinaria che riguardano solo la riparazione, il rinnovamento e la sostituzione di finiture degli edifici o gli impianti esistenti. Il Decreto delle Infrastrutture del 2 marzo 2018 ha ampliato l’elenco, introducendo il “glossario unico” che elenca oltre cinquanta opere eseguibili senza titolo abilitativo. In ogni caso, anche l’edilizia libera deve rispettare le norme urbanistiche comunali e le normative di settore, come le norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie, di tutela dal rischio idrogeologico, e di efficienza energetica.

Impresa o fai-da-te?

La richiesta edilizia deve riportare i dati di tutte le figure coinvolte nei lavori, compreso il nome dell’impresa esecutrice. Per opere private di piccola entità, è consentito non ricorrere a un’impresa, ma fare i lavori “in economia” (art. 31 del Decreto Legge n°69 del 21.6.2013).

Per ottenere il permesso di costruire, la pratica edilizia deve essere presentata al Comune, seguendo un preciso iter burocratico. La normativa stabilisce gli obblighi a carico di chi necessiti di lavori edili e specifica quale tipo di pratica serva. Questa va redatta da un professionista abilitato e le informazioni dettagliate sulla procedura da seguire sono fornite dal Comune. Dal 2017, i moduli per presentare segnalazioni, comunicazioni e istanze sono stati unificati e standardizzati. La classificazione delle opere da realizzare è definita dal Testo Unico dell’Edilizia.

La pratica edilizia va presentata sempre per opere di manutenzione straordinaria, restauro, ristrutturazione e permesso di costruire, con alcune eccezioni per le opere di entità minore che rientrano nella cosiddetta edilizia libera. Quest’ultima deve comunque rispettare le norme antisismiche, di sicurezza, igienico-sanitarie, energetiche e altre prescrizioni. La pratica deve riportare i dati delle figure coinvolte nei lavori, tra cui l’impresa esecutrice. Per opere private di modesta entità, è possibile non ricorrere a imprese, ma non è possibile effettuare modifiche a impianti.

La sicurezza è un obbligo per il proprietario di casa

Il proprietario della casa ha una serie di doveri e responsabilità per quanto riguarda la sicurezza dei lavori in casa propria. La prima cosa da fare è affidarsi a professionisti qualificati in ogni campo, verificando che l’impresa sia idonea e che i documenti siano in regola.

Il Decreto Legislativo n. 81 del 2008 prevede che, in presenza di più imprese che lavorano contemporaneamente in un cantiere, il proprietario debba nominare un coordinatore per la sicurezza sia durante la progettazione che durante l’esecuzione dei lavori. Il coordinatore deve redigere il Piano di Sicurezza e Coordinamento, che descrive le fasi operative e le azioni da intraprendere per ridurre i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori.

Prima dell’inizio dei lavori, il proprietario o il responsabile dei lavori deve inviare una notifica preliminare all’Azienda Sanitaria Locale e alla Direzione Provinciale del Lavoro e conservare una copia del documento in cantiere.

La sicurezza dei lavori in casa è un aspetto molto importante che deve essere preso in considerazione dal proprietario. Quest’ultimo ha la responsabilità di selezionare solo professionisti qualificati e di verificare la loro idoneità, tramite la richiesta di documenti ufficiali.

In caso di più imprese impegnate nei lavori, il committente deve nominare dei coordinatori per la sicurezza durante la progettazione e l’esecuzione. Questi coordinatori hanno l’obbligo di redigere un Piano di sicurezza e coordinamento, che descrive le fasi operative e individua le criticità e le azioni per prevenire i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori. Ricorda che prima dell’inizio dei lavori, il proprietario o il responsabile dei lavori deve inviare una notifica preliminare alle autorità competenti.

Incentivi fiscali per le ristrutturazioni

Per quanto riguarda le detrazioni fiscali, ci sono numerose agevolazioni per i lavori di ristrutturazione e recupero del patrimonio edilizio, incluse riduzioni dell’IVA per determinate prestazioni. La Legge per il recupero dei sottotetti ha reso possibile trasformare i sottotetti in abitazioni, a patto che siano rispettati i requisiti specifici in termini di altezza degli ambienti. Per finire, unire o separare due unità immobiliari può essere effettuato tramite un’istanza di manutenzione straordinaria redatta da un tecnico abilitato, sempre nel rispetto delle normative locali e nazionali.

Si può unire oppure separare unità abitative

È ora possibile dividere o unire unità immobiliari mediante una richiesta di manutenzione straordinaria presentata da un professionista tecnico qualificato, rispettando tutte le norme nazionali e locali relative a questo tipo di lavoro, ad esempio le dimensioni degli ambienti, la quantità di luce e aria, e se sia necessario o meno un progetto di ingegneria strutturale per la rimozione di un muro portante.

Se l’intervento comporta modifiche alle parti condivise di un edificio condominiale, è necessario ottenere l’approvazione dell’assemblea condominiale e informare l’amministratore delle variazioni nella proprietà. Dopo i lavori, è necessario adeguare la mappa catastale con una richiesta di modifica che descriva lo stato attuale.

Nota che la divisione, a differenza dell’unione, potrebbe comportare il pagamento di tasse per l’urbanizzazione al comune di competenza, poiché l’aumento del numero di unità immobiliari comporta anche un aumento del carico urbanistico, come la necessità di più parcheggi.

Abitabilità e destinazione d’uso

La riorganizzazione della distribuzione degli spazi in un’abitazione è possibile a patto che vengano rispettate le normative relative alla sicurezza e all’abitabilità. Il regolamento edilizio, stabilito dal Comune o dalla Regione, fissa i criteri da seguire, tra cui le dimensioni minime per ogni stanza e il rapporto tra superficie finestrata e superficie della stanza.

Anche la destinazione d’uso di una stanza può essere modificata, ma solo se è compatibile con la destinazione d’uso originale e se soddisfa i requisiti imposti per la nuova destinazione. Ad esempio, trasformare un garage in una camera da letto potrebbe richiedere il pagamento di alcuni oneri e l’approvazione della normativa edilizia e urbanistica locale. Inoltre, la cucina, che sia a vista sul soggiorno o separata, deve rispettare le norme sulla sicurezza, in particolare se presenta apparecchi a gas a fiamma libera.

Tieni conto che l’abitabilità di una stanza non è irreversibile. Occorre fare attenzione: in caso di modifiche o eventi fortuiti che influiscano negativamente sulle caratteristiche della stanza e ne rendano inadeguati i requisiti fondamentali per l’abitabilità, questa può essere revocata e l’immobile può essere considerato completamente inabitabile.

Progettazione degli spazi

La progettazione degli spazi è un altro aspetto importante da considerare nella pianificazione della ristrutturazione. È importante valutare la disposizione degli spazi e l’utilizzo che se ne vuole fare, in modo da poter progettare una casa funzionale e confortevole.

Progettare gli ambienti è un aspetto importante durante una ristrutturazione perché influisce sul comfort e sulla funzionalità della casa. Una buona progettazione degli spazi prevede l’ottimizzazione dei metri quadri e la creazione di ambienti funzionali e confortevoli.

L’architetto può aiutare a progettare gli spazi in base alle esigenze della famiglia, considerando fattori come:

  • Uso degli spazi: identificare le aree che saranno utilizzate più frequentemente e quelle che saranno destinate a specifiche funzioni (ad esempio, studio, gioco, relax).
  • Flusso di circolazione: creare un percorso chiaro e agevole per gli spostamenti all’interno della casa.
  • Illuminazione: progettare l’illuminazione per creare ambienti confortevoli e accoglienti.
  • Arredamento: considerare come gli spazi verranno arredati e se gli elementi presenti nella casa sono adeguati o se occorre acquistarne di nuovi.

Una progettazione adeguata degli spazi può essere realizzata utilizzando tecniche come la modellizzazione al computer, la creazione di schemi e rendering che aiutano a visualizzare il risultato finale. Il costo per la progettazione degli spazi dipende dalla complessità del progetto e dalla zona in cui si trova la casa, ma in media si può spendere tra 500 e 2000 euro.

Una buona rappresentazione degli spazi può aumentare la funzionalità e il comfort della casa, rendendola più accogliente e piacevole da vivere.

Altezza minima consentita

La normativa nazionale stabilisce che l’altezza minima da pavimento a soffitto per un locale abitabile sia di 2,70 m (secondo il Decreto del Ministero della Salute del 5 luglio 1975), ad eccezione delle zone montane. Tuttavia, in alcune città, per i locali di servizio come lavanderie, corridoi e disimpegni, è possibile abbassare il soffitto fino a 2,40 m, creando così spazi extra per ripostigli o usi tecnici.

Il soppalco

L’installazione di un soppalco può aumentare la superficie abitabile della casa. Le norme nazionali, regionali e locali stabiliscono requisiti minimi per l’altezza (generalmente 2,70 m per gli ambienti abitabili e 2,40 m per quelli non abitabili) e altri parametri come la porzione di locale soppalcabile, la conformazione, la superficie finestrata e l’altezza del parapetto. In alcuni casi, il soppalco è considerato un aumento della superficie utile e richiede il pagamento di tasse e la variazione della mappa catastale.

Le stanze devono essere a norma?

La conformità delle stanze ai requisiti normativi può non essere rispettata?
In un appartamento che necessita di una ristrutturazione e presenta elementi che non soddisfano le norme (ad esempio, dimensioni inferiori a quelle minime stabilite per legge per una specifica stanza), le modifiche che dovranno essere apportate durante la ristrutturazione dovranno anche tener conto della messa a norma di tali elementi. Ciò significa che le disposizioni contenute nel Regolamento edilizio locale devono essere sempre rispettate per garantire abitazioni sicure, confortevoli e agibili.

Questo obbligo di conformità alle norme riguarda sia le nuove costruzioni che le ristrutturazioni. Se ci sono stanze non a norma all’interno dell’appartamento, durante la richiesta di lavori edili è necessario che il progetto preveda la riorganizzazione degli spazi per renderli abitabili. In alcuni casi, soprattutto nei centri storici, possono essere previste delle eccezioni, se l’unità immobiliare esistente è stata costruita legalmente sulla base di un’autorizzazione edilizia e conformemente alla normativa edilizia e urbanistica vigente al momento della costruzione.

Demolizione parete interne

L’alterazione di un muro all’interno della propria casa comporta una modifica del layout e della distribuzione delle funzioni dell’abitazione, e pertanto è soggetto alla presentazione di una domanda edilizia.

Se si tratta di un muro forato o in cartongesso, non ci sono problemi tecnici, a patto di aver verificato la presenza di eventuali impianti all’interno.

Tieni conto che se il muro in questione è portante, cioè svolge una funzione strutturale per l’intero edificio, la sua demolizione è sconsigliata. In questo caso, è possibile intervenire, previa un’analisi statica adeguata e con un progetto elaborato da un esperto in strutture, compensando gli interventi di demolizione con l’aggiunta di altri elementi strutturali che ripristinino le caratteristiche statiche dell’edificio esistenti prima dell’intervento.

Come ci si comporta per le vetrate e serramenti?

In linea di massima, i serramenti a tutta parete sono ritenuti elementi divisori interni alla stessa stregua di una parete in muratura, soprattutto se separano la zona living dalla cucina, come accade in molte abitazioni. Essendo strutture fisse e di solito a piena altezza, queste tipologie di serramenti sono considerate come tale. In ogni caso, la loro valutazione può essere soggetta a diverse interpretazioni tecniche.

Locali senza finestre

In linea di principio, ogni stanza di una casa deve essere dotata di una finestra per garantire l’aerazione e l’illuminazione naturale. Questi requisiti sono regolati dalla legge nazionale, regionale e comunale. Allo stesso modo, anche il bagno deve rispettare queste disposizioni. Ci sono eccezioni che variano a seconda delle leggi locali, tienine conto.

Ad esempio, in alcune città è consentito che il secondo bagno non abbia una finestra, a patto che sia aerato meccanicamente con un apparecchio adeguato. Inoltre, se fa parte di un’abitazione di superficie fino a 70 mq con una sola camera da letto, può essere l’unico bagno senza finestra. Al contrario, i locali e gli spazi senza finestre sono proibiti in altre aree.

Bagno in camera

In mancanza di specifiche disposizioni contrarie nel regolamento edilizio locale, di norma è permesso che il bagno non disponga di finestre per l’aerazione e l’illuminazione naturale, anche se è l’unico presente nell’abitazione, soprattutto se non vi sono alternative per la distribuzione degli spazi.

Requisiti Obbligatori per il Bagno

Il regolamento edilizio definisce i requisiti minimi per i sanitari in un bagno. Solitamente, è richiesto che almeno un bagno sia dotato di wc, bidet, lavandino e vasca o doccia. Una separazione o un antibagno con porte per questioni di igiene e praticità è sempre raccomandato. Comunque, l’obbligo dipende dalla normativa locale. In caso di contiguità tra il bagno e la zona cottura, una divisione adeguata è richiesta per legge.

Permesso per la Veranda

In generale, la chiusura di un’area esterna comporta automaticamente un aumento di superficie utile e volumetria, il che potrebbe essere vietato a causa di vincoli urbanistici o architettonici o per raggiunta quota di edificabilità. In caso di possibilità, è necessario presentare una pratica edilizia e ottenere il benestare della commissione paesaggistica del Comune, confermato da verbale di assemblea. Il Decreto Aiuti Bis ha introdotto la possibilità di installare una vetrata panoramica amovibile senza autorizzazioni, a condizione che non causi variazioni di volumi o superfici o mutamenti della destinazione d’uso dell’immobile.

Pergotenda

Una pergotenda, che è una copertura parasole rigida o retrattile, supportata da due pali verticali, è già inclusa nella lista delle opere in edilizia libera pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale nel 2018 e non richiede un titolo abitativo.

Sostituzione Finestre

La sostituzione dei serramenti è considerata un’opera di edilizia libera e non richiede una presentazione di istanza edilizia. Comunque, se si vive in un condominio, è necessario rispettare la forma e il colore delle finestre esistenti per preservare il decoro estetico della facciata. In alcuni centri storici, potrebbe essere necessario rispettare anche il disegno originale e i materiali del serramento.

Impianti Elettrico e a Gas

Tutti gli impianti di un appartamento, inclusi quelli elettrico e a gas, devono essere conformi alle norme. Inoltre, gli impianti idraulici e di climatizzazione devono essere controllati regolarmente per garantire la sicurezza.

Conclusioni su ristrutturare casa

Ristrutturare la casa è impegnativo in tutti i sensi. Le informazioni però ti danno la possibilità di scelta e ciò si tramuta in soddisfazione, risparmio e valore futuro della tua casa.

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